Semina del tappeto erboso: guida alla scelta e alla preparazione
- Stefano Di Lazzaro
- 5 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Per ottenere un prato sano e rigoglioso, è fondamentale considerare diversi fattori ambientali e manutentivi. La selezione del miscuglio di sementi deve tenere conto di elementi come esposizione al sole, tipo di suolo, temperature, livello di manutenzione richiesto, irrigazione e destinazione d’uso dell’area verde. E' dall'attenta combinazione di questi fattori che dipende la buona riuscita di un tappeto erboso.

Il successo della semina dipende anche dalla preparazione del terreno. Per favorire la crescita iniziale del prato è necessario erogare un ammendante efficace a matrice organica. Noi consigliamo Vegevert di Unmaco che ha la funzione di stimolare la radicazione, riattivare la microflora e microfauna del terreno n(utilissime per il benessere delle piccole plantule) e trattenere le particelle di azoto (utili per una buona ripartenza dei tessuti verdi degli steli di erba), oltre a proteggere le giovani piantine grazie alla presenza dello stimolante Osyr, un principio attivo del tutto naturale ottenuto dalla semplificazione delle catene di lignina e cellulosa e che ha lo scopo di proteggere gli ormoni degli apici vegetativi (i primi a partire in primavera) e a rafforzare le radici in previsione dei prossimi stress estivi (maggiore resistenza alla siccità e capacità di ritenzione idrica).
A questo deve aggiungersi anche una distribuzione di concime minerale a lenta cessione così che possa garantire un apporto di nutrienti bilanciato e costante per tutta la primavera: come abbiamo anticipato in altri articoli nel nostro blog, riteniamo che un prodotto con un alto titolo* di potassio sia sicuramente più efficace e con una resa maggiore in termini di resistenza delle piante.
*Il titolo di un concime indica la percentuale dei principali elementi nutritivi presenti nella sua composizione, solitamente espressa in N-P-K (detti macroelementi: Azoto N - Fosforo P - Potassio K). Ad esempio, un concime con titolo 10-5-15 contiene: 10% di Azoto (N), 5% di fosforo e 15% di potassio.

All’interno della miscela, oltre ai suddetti macronutrienti, possono essere presenti anche altri elementi come magnesio, boro e ferro, noti come microelementi. Tra questi, il magnesio (Mg) riveste un ruolo fondamentale, poiché è l’elemento chimico che permette il legame dell’azoto nelle molecole di clorofilla. Di conseguenza, l’uso di un concime minerale contenente magnesio rappresenta un valore aggiunto significativo. Questo favorisce una fotosintesi più efficiente, un maggiore accumulo di zuccheri e, di riflesso, un prato non solo più bello, ma anche più resistente agli stress, come il calpestio, il freddo e le difficoltà estive.
Sapevi che le molecole di clorofilla e quelle dell'emoglobina umana sono molto simili fra loro? Confronta l'immagine qui sopra!
Per quanto concerne la semina vera e propria, è consigliabile miscelare il seme con della sabbia silicea così da renderne la distribuzione il più uniforme possibile. In alternativa puoi utilizzare un carrello spargitore.
Scelta del Miscuglio di Sementi
Sul mercato esiste una varietà tale di miscugli di sementi che ormai la scelta è solo dettata dal gusto personale (verde più intenso e scuro, più brillante, tessitura più o meno fine, ecc.), dalle esigenze del tuo giardino o dalla funzione che vuoi dare al tuo prato: non esiste una regola univoca ma alla base di tutto è necessario valutare attentamente i seguenti fattori:
valuta attentamente l'esposizione del tuo tappeto erboso e scegli le varietà più adatte alla tua esposizione (es. un Lolium perenne sarà più adatto per climi freschi o zone più ombreggiate. Viceversa una Festuca arundinacea sarà più adatta ad una zona più assolata);
monitora le temperature e accetta che il tuo prato andrà in riposo in un periodo dell'anno (in cui potrebbe non essere al massimo del suo vigore): un miscuglio di microterme (specie che attivano il loro ciclo vegetativo con temperature più basse comprese fra 15 e 25 °C), resiste molto bene alle basse temperature, rispetto ad uno di macroterme che necessita di una tempetura maggiore per attivarsi. Ma queste ultime, resistono meglio alle temperature estive e vanno in riposo in inverno. Il giusto mix fra le due tipologie farà in modo che il tuo tappeto sia bello tutto l'anno e non necessiti di cure eccessive e trattamenti;
controlla l'arrivo delle infestanti - soprattutto a foglia larga - e se puoi strappale a mano (la rimonda dall'erba, oltretutto, è un ottimo antistess!);
non odiare i lombrichi in inverno: loro fanno l'80% del tuo lavoro e in estate andranno in profondità senza crearti noie;
non esagerare con l'irrigazione, soprattutto in estate: l'acqua è un veicolo per le malattie funginee e un tasso di umidità elevato, unito alle alte temperature è un innesco sicuro di malattie. Il diradamento che ne deriva dalle chiazze disseccate è una porta aperta per eventuali semi indesiderati;
fai in modo che le lame del tosaerba siano sempre ben affilate e non presentino sbeccature: un taglio netto, oltre a mantenere esteticamente bello il tappeto erboso, è anche un alleato per ridurre l'ingresso dei parassiti dai tagli sfilacciati. Alza leggermente il taglio in estate e abbassalo in primavera e in autunno: tagli corretti e regolari aiutano anche a contrastare la disseminazione di infestanti perchè non faranno in tempo ad andare a seme.
Con una corretta scelta delle sementi e una preparazione adeguata del suolo, oltre ad una costante manutenzione (perchè la prima manutenzione è la tua e il giardiniere può solo aiutarti) il tappeto erboso crescerà folto, uniforme e resistente nel tempo.
Comments